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Breakers
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Manuale per Istruttori
 

DIFFERENZE TRA DIVERSE TECNICHE DI DANZA HIP-HOP

Anche se la vera danza che rappresenta lo hip-hop è la breakdance oggi si possono incontrare diversi ballerini che hanno sviluppato generi differenti per rappresentarne le differenti sfaccettature.
Volendo individuare diversi generi, possiamo suddividerli di tre tipi
· Funk (R&B)
La parte che più si avvicina alla danza moderna, l'esecuzione è per lo più in piedi. In questo genere le coreografie prendono forma anche usando passi standard presi in prestito dalla danza, creando cosi una fusione costruendo uno stile che si può definire televisivo. Gli istruttori o i coreografi più aggiornati si avvicinano all'electric boogie creando un genere quasi professionale.
· Electric Boogie
E' un genere di danza che prende forma quasi completamente da sola, è difficile ritrovarne passi e figure in altre danze. La particolarità di questa danza è quella di riuscire a separare ogni singola articolazione del corpo, riunendole in una sorta di scossa elettrica o meglio in un insieme di onde che passano da un estremo all'altro del corpo, con una fluidità singolare e uniche nel loro genere. Una parte di questa danza sembra influenzata dalla cultura dei mimi riportando in forma prettamente personale alcuni delle figure più importanti come: lo specchio, la corda, il muro ecc.
· Breakdance (b-boing)
Nasce come una sorta di sfida atta a mostrare ciò che di meglio il ballerino sa fare, forse per questo il virtuosismo ha preso il sopravvento, creando una fusione tra acrobati, ginnasti e ballerini, in quanto le loro evoluzioni racchiudono le tecniche più difficili delle discipline appena elencate, cercando in ogni modo di legarle insieme in uniche sequenze che fanno la Breakdance singolare nei suoi movimenti.
In tutti i generi dobbiamo tener conto che lo stile assume grande importanza nella completezza del ballerino.

MUSICA E BIT FANNO LA DIFFERENZA TOP

La musica Rap gira intorno ai 90 BPM fino ad arrivare a 100 BPM, tenendo presente che spesso si scende fino a 80 BPM e si sale anche a 120/130 BPM.
La differenza della velocità crea un modo e uno stile diverso di ballare.
BPM= battiti per minuto ( il numero di battute musicali che si trovano in 60 secondi).

L'ABBIGLIAMENTO TOP

Come ogni danza anche lo hip-hop ha il suo tipo di abbigliamento, largo, comodo, morbido pronto a seguire i movimenti del corpo, entrando spesso a far parte della coreografia stessa.
Per i Breaker il discorso cambia, tute più strette e lucide pronte a togliere attrito con qualunque pavimento; come dicevano in un vecchio brano i RUN-DMC: ai piedi Adidas.

RAPPORTO COREOGRAFIA MUSICA TOP
(Tempo e Controtempo)

La musica si divide in 4/4, all'interno troviamo battute in battere e in levare, o se vogliamo verso il basso e verso l'alto, se proviamo a battere il tempo su qualunque superficie vedremo la mano andare in battere e in levare (1 e 2 e 3 e 4 e 5 e 6 e 7 e 8, il numero è il battere e la " e " è il levare)
In una classe possiamo semplificare il tutto usando prevalentemente il battere ed in un secondo tempo quando la classe ha assimilato, lavorare anche in levare; tutto ciò
nell'arco di una lezione , nel caso si desideri spiegare una sequenza di passi complessi,
o nell'arco di un periodo, prestabilito in un programma di lavoro in caso di classi principianti.
Teniamo presente che è preferibile partire in battere e terminare in battere in ogni caso, quindi 3 movimenti equivalgono a 3 conteggi in battere ma 3 movimenti possono equivalere anche a 2 conteggi se lavoriamo anche in levare, per il resto dei conteggi il discorso non cambia:
5M/3L - 7M/4L - 9M/5L - 11M/6L - 13M/7L - 15M/8L
M = Movimenti lavorati in Battere
L = Movimenti lavorati in Battere e Levare
Osservando i conteggi precedenti, si può osservare che per ogni aumento di due movimenti lavorati in Battere, nel momento in cui andiamo a trasformare il lavoro in Battere e Levare, andremo correttamente a chiudere in Battere.
Portando questo discorso ad uno scopo coreografico i movimenti possono prendere il posto del battere e del levare a nostro piacimento creando cosi movimenti più o meno fluidi.

RAPPORTO COREOGRAFIA COORDINAZIONE TOP
(Gambe, Braccia, Testa, Mani, Gomiti, Spalle)

In una sequenza coreografica si può notare che ogni parte del corpo spesso si muove in maniera differente rispetto ad altre, il tutto avviene contemporaneamente o in maniera isolata.
In una lezione è possibile creare una base con le gambe (sequenza di passi) e in un secondo momento andare in progressione aggiungendo elementi in più (braccia, testa, ecc.). In questo modo avremo creato una sorta di lavoro e di studio, che si può adattare a ogni tipo o livello di classe.
Nel selezionare i movimenti bisogna tenere a mente questi concetti:
· Unilateralità o bilateralità.
Un movimento è unilaterale se si muove un braccio solo, bilaterale se si muovono entrambe le bracci contemporaneamente.
· Bilaterale simmetrico o asimmetrico
Un movimento è bilaterale simmetrico se le braccia fanno lo stesso movimento contemporaneamente.
Un movimento è bilaterale asimmetrico se il braccio destro e quello sinistro fanno un movimento diverso contemporaneamente.
· Complementare o in opposizione.
Questi termini si riferiscono alla relazione tra gambe e braccia. I movimenti complementari si hanno quando si muovono braccio e gamba destra o braccio e gamba sinistra. I movimenti in opposizione si hanno quando si muovono la gamba destra e il braccio sinistro (o viceversa).

LA COORDINAZIONE TOP

La coordinazione è l'azione associata del SISTEMA NERVOSO CENTRALE e della MUSCOLATURA SCHELETRICA all'interno di un movimento programmato. Questo significa che ogni azione deve partire da precise informazioni inviate dal cervello a determinati muscoli o catene muscolari. Tra le proprietà di fondo da allenare si trova al primo posto. Buone capacità coordinative possono, infatti, compensare insufficienze nell'ambito della forza, della durata in muscoli con poco tono. Il meccanismo è in grado attraverso la ripetizione di uno stesso movimento di trasformare l'esecuzione di una goffa sequenza di micro movimenti impacciati e scoordinati in una fluida, elegante e soprattutto efficace azione motoria, eseguita ad una velocità estremamente superiore. L'azione motoria diventa pressochè automatica, non richiede l'attenzione cosciente della volontà per tutti i singoli passi che costituiscono il processo. Ad esempio basti pensare alla guida dell'auto.
Tali schemi motori una volta fissati nella memoria sono estremamente stabili nel tempo e nella maggior parte dei casi richiamabili con discreti livelli di efficienza anche a distanza di molti anni. Questo fa pensare che l'apprendimento motorio avvenga attraverso qualche meccanismo automatico la cui stabilità nel tempo sia indipendente dal fatto che venga utilizzata o no . Questa stabilità motoria è tanto maggiore quanto maggiore l'automaticità dello schema motorio in questione. E' più facile che il corpo dimentichi schemi relativamente elaborati che quelli più complessi.
· La coordinazione si differenzia in: DESTREZZA e AGILITA'.
- La destrezza riguarda la coordinazione precisa di movimenti di singole parti del corpo.
- L'agilità è la coordinazione poco differenziata dell'intera motricità.
L'agilità si sviluppa prima della destrezza. L'istruzione della coordinazione influenza due sistemi coordinativi muscolari. Il primo intramuscolare, analizza le effettive richieste energetiche in base all'intensità dello stimolo dopo di che decade di impiegare determinate fibre muscolari all'interno del muscolo sollecitato. Questo permette prestazioni più lunge in quanto le fibre muscolari impegnate si alternano durante l'esecuzione del movimento. Il secondo intermuscolare migliora la coordinazione tra gli agonisti e tra gli agonisti e gli antagonisti, sincronizzando le fasi di contrazione degli uni con quelle di decontrazione degli altri. Questo permette movimenti fluidi e controllati migliorando la percezione corporea.


LA DIDATTICA IN CLASSE
TOP

Ci sono diversi metodi tutti in egual modo validi come:
· Spiegare i passi senza il supporto musicale:
(questo dà la possibilità di soffermarsi di più per memorizzare le sequenze usando la voce per spiegare anche a parole i movimenti). Tecnica che deriva dalla danza.
· Spiegare i passi lavorando con il supporto musicale, ma lavorando con i mezzi tempi, contando la musica in modo lento:
(questo dà la possibilità di soffermarsi sui movimenti mettendo in secondo piano il supporto vocale, ma con in più l'aiuto della musica che ci indirizza verso il giusto ritmo e il giusto stile.
· Spiegare i passi in maniera continua sulla musica usando i tempi in battere:
(i vantaggi sono rapidità, quantità di passi nell'arco di tempo, supporto musicale con i suoi vantaggi, lucidità per gli allievi. Ma in tutto ciò il lavoro dell' istruttore si complica, non avendo più il tempo e la voce per spiegare la lezione). Tecnica che arriva dal Fitness
Per ottenere un buon risultato e per un buon programma di studio, vanno affrontati e presi in considerazione tutti e tre i metodi cercando di arrivare a fine corso ad affrontare il terzo punto con semplicità, sia per l'istruttore che per gli allievi.

LA COREOGRAFIA IN CLASSE TOP

Questa rappresenta la base della lezione, la sequenza di passi determina il tipo di studio:
· Mirato alla giusta esecuzione dei passi e dei movimenti (didattica lenta basata sulla voce).
· Mirato alla coordinazione (didattica con i mezzi tempi).
· Mirato alla resistenza (didattica veloce basata sulla musica).
Ogni forma di coreografia va studiata per la classe e per il tipo di lavoro che si vuole affrontare.

L'USO DELLA MUSICA IN CLASSE TOP

La musica può essere usata in maniera differente in base al tipo di lezione:
· Si può utilizzare una canzone e usarla tutta la lezione escluso il riscaldamento e la parte finale, (didattica lenta basata sulla voce).
· Si può utilizzare un CD con diversi brani non mixati, (didattica con i mezzi tempi).
· Si può utilizzare un CD mixato, (didattica veloce basata sulla musica).
Negli ultimi due casi si può scegliere una musica da utilizzare a lavoro ultimato per esprimere al meglio la coreografia montata.E' importante che la musica venga scelta anche in base al genere che si desidera fare (funk-hip hop, electric boogie, breaking).

LA SALA E GLI SPAZI DA GESTIRE TOP

La coreografia si svolge seguendo movimenti, spostamenti e direzioni differenti nell'ambito della sala, e alle diverse variazioni di spostamenti e movimenti corrispondono anche movimenti e rotazioni differenti dei corpi all'interno dello spazio stesso quindi:
· .spostamenti del corpo rispetto lo sala.
Avanti, dietro, destra, sinistra e diagonale, questi spostamenti variano associando le posizioni del corpo rispetto la sala.
· posizione del corpo rispetto la sala.
Frontale, profilo o laterale, di schiena e diagonale, queste posizione fanno riferimento alla posizione delle spalle rispetto la sala.

L'IMPORTANZA DELLA VOCE TOP

Durante una lezione la voce oltre ad avere un ruolo importante per la spiegazione e la comunicazione è anche un veicolo emotivo con il quale si può e si deve trasmettere grinta, forza, carica, energia. L'uso della voce non si impara nei manuali, ma si ottiene correttamente nel momento in cui ci si sente sicuri di se si possiede con essa già un proprio stile.
Nelle lezioni dove la voce passa in secondo piano non bisogna mai perdere padronanza della stessa.

LA VOSTRA LEZIONE TOP

La lezione si può dividere in 3 fasi importanti allo stesso modo:
1. Riscaldamento
· Il riscaldamento aumenta la temperatura del muscolo e del tessuto connettivo riducendo in questo modo il rischio di infortunio del tessuto molle e facilitando l'acquisizione di flessibilità. Un riscaldamento progressivo apporta in oltre meno stress al sistema cardiovascolare. Il riscaldamento è utile per acquistare padronanza del ritmo. Lo stesso può essere usato per elaborare esercizi che aiutino ad assimilare stile e coordinazione.
La durata del riscaldamento dipende dall'attività che state eseguendo. Comunque si suggerisce un minimo di 5-7 minuti .
2. Coreografia o Blocco
· Per Blocco si intende la sequenza di passi legati senza cambi di posizione tra allievi.
Questa fase racchiude l'apprendimento coreografico.
3. Defaticamento o stretching 5/10 minuti
· Fase composta prevalentemente da stretching (allungamento muscolare).
La flessibilità, è definita, come l'ampiezza di oscillazione o di movimento di un'articolazione o di un gruppo d'articolazioni. Esistono due tipi di flessibilità: STATICA e DINAMICA. La flessibilità statica non prende in considerazione la velocità con cui un'articolazione si muove attorno ad un raggio di movimento. La flessibilità dinamica è l'abilità di coordinare determinati gruppi muscolari mentre si muovono a velocità fissa o variabile attorno al raggio di movimento di una articolazione.
Il grado di allungamento è fornito dal rapporto tra il guadagno di lunghezza e la forza necessaria all'allungamento, maggiore è la forza, con uguale o minore guadagno di lunghezza, più il muscolo è rigido. Un muscolo può accorciarsi fino ai due terzi della sua lunghezza di riposo e può allungarsi fino al 20-50 % di quest'ultima.
La flessibilità passiva si differenzia da quella attiva in:
· Allungamento statico.
Si tratta di raggiungere la posizione in cui l'allungamento si percepisce come sensazione traente dopo di che si mantiene la posizione per 5-30 secondi senza eseguire nessun movimento. Grazie al mantenimento della posizione si provoca uninibizione dei fisi i quali abbassano la soglia e permettono una fase di stretch maggiore.
· Allungamento dinamico.
Si tratta di eseguire movimenti dolci, ritmici, e possibilmente vicino ai limiti di tolleranza eseguiti dopo una fase di stretching lento. Se si calcola che la capacità massima di allungamento è del 100% questa tecnica di allungamento andrà dal 75 al 100% questa tecnica serve per controllare e garantire attivamente e dinamicamente la libertà di movimento aumentata tramite lo stretching statico. Gli allungamenti dinamici sono notevolmente più funzionali in quanto nella pratica i muscoli e le strutture allungate devono reagire costantemente su contrazioni auxotoniche dinamiche. Richiede coordinazione e controllo.